Saiko l'aveva mancato e oltre al danno aveva ricevuto anche la beffa. Il mercante - che Saiko scoprì chiamarsi Nishimura poiché qualcuno, alcuni attimi dopo, gli aveva dato dello spilorcio -, aveva puntato il dito contro il giovane studente. Nishimura sembrò furioso, ma allo stesso tempo autoritario nelle parole. La maggior parte della folla, tra cui mercanti e clienti, lo acclamava dando ragione al mercante; altri, meno ingenui e che avevano visto l'accaduto, credevano nel giovane e lo dichiaravano non colpevole per aver distrutto le casse. Nishimura, nonostante ciò, sembrò non voler sentire alcuna ragione che giustificasse Saiko.
"Si tratta di dare una lezione a questi scavezzacollo che credono che il mercato sia un parco giochi! Non ditemi che la cosa non riguarda anche voi... Che mi aiuti a scaricare frutta, ora! Che capisca cos'è il lavoro!"Queste le parole rivolte a Shiro, come veniva chiamato dai membri del suo clan: significava Il Bianco. Ora il brusio si era accentuato tanto che a Saiko sembrò di ritrovarsi in un tumulto. L'enorme fraintendimento aveva creato una situazione scomoda. Saiko se voleva catturare l'uomo non poteva perdere tempo, ma il signor Nishimura adesso lo costringeva a rimanere. Alcuni lo osservavano convinti che avrebbe aiutato il mercante a scaricare le casse di frutta. Che figura ci avrebbe fatto ad andarsene? Tutti lo avrebbero etichettato come un poco di buono. Sarebbe diventato l'albino presuntuoso di Suna? Avrebbe potuto raggiungere i propri obiettivi con quell'etichetta? Eppure, in quei pochi secondi, in quei pochi attimi che forse avrebbero potuto segnare per sempre la vita del giovane, ecco che qualcosa gli venne in mente. Uno spiraglio abbagliò i suoi occhi, un modo di pensare che fino a quel momento, per esigenze o per età, non aveva mai ingranato nella sua testa.
Così Saiko era rimasto ad osservare il signor Nishimura. Il sole batteva sulla testa spoglia del mercante mentre il bailamme generato dalla folla aveva soppresso il rumore del vento. Il giovane di Suna fece poi per avvicinarsi a Nishimura, col petto quasi a toccare quello del suo interlocutore. Poi ripose il pugnale all'altezza della cinta per avere entrambe le mani libere.
CITAZIONE
<tecnica> - Moltiplicazione del Corpo - [Chk:10 x copia][(Efc+(20 x copia)] [Max 2 copie a turno] "Il ninja crea copie illusorie di sè al fine di confondere l'avversario. [Il calcolo da fare per trovare l'efficacia delle copie è: (Int+Chk residuo+Bonus Tecnica). Se l'illusione riesce la vittima avrà un malus a Frz e Def pari a 5+(Residuo/10)"
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